I Trasgressionisti
De Maria Giorgio
Prossimo al matrimonio e spronato da un
amico, l'anonimo protagonista del romanzo
decide di aderire ai Trasgressionisti; come
suggerisce il nome, questa setta si propone,
attraverso trasgressioni man mano sempre
più eversive, di sovvertire le consuetudini,
l'ordine sociale, il potere costituito e l'egemonia
del pensiero dominante.
Riuscirà il nostro antieroe a sfuggire alle
nozze abbandonando la sposa all'altare?
Avrà il coraggio di varare una nuova esistenza
all'insegna di piccole e grandi ribellioni?
La risposta agli interrogativi sarà svelata in
questo stesso libro, ma solo alla fine, quindi
meglio non sbirciare o barare sfogliando
veloci le pagine, anche se forse sarebbe abbastanza
trasgressivo.
Dopo il successo postumo di Le venti giornate
di Torino, long-seller internazionale
dall'incredibile fortuna, Giorgio De Maria
torna con un'opera di nuovo ripescata da un
ingiusto oblio, sempre ambientata a Torino
e sempre con un protagonista senza nome,
ancora una volta premonitrice, spiazzante,
oscura, ironica ai limiti del cinismo. Se Le
venti giornate è stato a buona ragione definito
«l'unico, autentico romanzo maledetto
italiano», I Trasgressionisti è un manuale
sulla disobbedienza come regola di vita, perfidamente
originale e allo stesso tempo alla
stregua di classici moderni come Lo straniero,
Fight Club e Trainspotting.
Giovanni Arduino