Didone regina
Servadio Gaia
Un veliero, tre sorelle in fuga da una faida scoppiata
per evitare che una di loro diventi regina,
un viaggio avventuroso tra Cipro, l'Egitto, il
Nord Africa e Cartagine. È questo l'inizio del
mito di Didone: regina di diritto, esule per volontà
degli Assiri.
Didone è una donna volitiva, impulsiva, intelligente
e per questo temuta e osteggiata. Costretta
da una congiura a fuggire dal Libano, attraversa
l'intero Mediterraneo per poi fermarsi nel Nord
Africa, fondare Cartagine e con essa costruire
il mito dei Fenici.
Amata e finalmente protetta dal suo popolo,
Didone incontrerà l'uomo che per la prima volta
la farà innamorare ma, allo stesso tempo, la
porterà alla distruzione: Yarbas, un giovane,
bellissimo e crudele principe del deserto. Per lui
perderà il bene più prezioso, suo figlio Annibale,
e per lui attraverserà il Sahara, si allontanerà
dalla sua città, e finirà umiliata e tradita.
Tornata a Cartagine, in una città che ora la
osteggia, troverà la morte a causa di una aggressione
proprio dentro il tempio del quale è
sacerdotessa.
Il potere, il potere maschile, si libera così di una
donna troppo forte per i suoi tempi, e la Storia
trova la sua prima eroina.
Gaia Servadio sa raccontare come nessun altro
le donne, e come nessuno racconta Didone: una
donna forte, libera, indipendente, profondamente
appassionata, e lacerata dall'eterno contrasto
tra amore e potere, ragione e sentimento.